«Sono emozionato perché diventare ct non è una cosa banale e non capita sempre. Per me è stato abbastanza semplice scegliere, sono orgoglioso di guidare la Nazionale. Per uno come me che ha messo per la prima volta piede a Coverciano nel 1978 è la cosa più bella. Sono felice anche per i miei genitori che sono orgogliosi di questa scelta. Ringrazio anche tutti gli allenatori e le persone che mi hanno aiutato». Balotelli? Sicuramente ci parleremo e probabilmente lo chiameremo. Lo vogliamo rivedere come era stato agli Europei con Prandelli.