Soffrendo, e molto, contro il Bayern Monaco, ma il Real Madrid conquista la terza finale consecutiva di Champions League, la quarta in cinque anni. Dopo aver vinto 2-1 all'Allianz Arena, la squadra di Zidane passa grazie al 2-2 del Bernabeu. I tedeschi ci hanno provato in tutti i modi, a tratti hanno dominato gli avversari. Alla fine forse l'unica recriminazione riguarda due rigori non concessi dall'arbitro Çakir.
E' stata a tutti gli effetti una finale anticipata: Kimmich l'ha sbloccata, poi si è scatenato Benzema con una doppietta (su un gol papera clamorosa del portiere Ulreich), James Rodriguez ha alimentato il sogno che però si è scontrato con un Real che ha recuperato solidità nel finale e stringendo i denti ha portato a casa risultato e qualificazione. Tutto questo in una serata in cui non ha brillato Cristiano Ronaldo, da stasera il giocatore di movimento con più presenze in Champions (152), superando Xavi.
E' stata a tutti gli effetti una finale anticipata: Kimmich l'ha sbloccata, poi si è scatenato Benzema con una doppietta (su un gol papera clamorosa del portiere Ulreich), James Rodriguez ha alimentato il sogno che però si è scontrato con un Real che ha recuperato solidità nel finale e stringendo i denti ha portato a casa risultato e qualificazione. Tutto questo in una serata in cui non ha brillato Cristiano Ronaldo, da stasera il giocatore di movimento con più presenze in Champions (152), superando Xavi.
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