Della notte di Wembley restano negli occhi l'incoscienza di Chiesa, la freddezza di Insigne, l'aiuto indispensabile del Var, che ha scoperto un rigore sull'attaccante viola, vittima di un pestone di Tarkowski. L'episodio nel finale ha salvato l'Italia da un'altra sconfitta, stavolta con l'Inghilterra: serve a poco, in un'amichevole, eppure pare un mattoncino da utilizzare per la ricostruzione, fra le macerie ancora da spazzare via, perché spezza una serie di tre partite senza gol e regala un po' d'entusiasmo a un ambiente giovane e fragile che, come ha spiegato il leader Bonucci, dovrà faticare e pazientare tanto prima di tornare a essere competitivo. Due partite non bastano per fare una rivoluzione, e anzi le difficoltà degli azzurri restano evidenti, ma questo pareggio è almeno un premio di consolazione per Di Biagio e dà un senso ai suoi dieci giorni di lavoro da traghettatore. Ora, per due mesi, sarà anche lui in attesa, come gli altri 60 milioni di aspiranti ct.
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