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Marco Giampaolo nel post partita tra Sampdoria e Udinese ha rilasciato diverse dichiarazioni: "Marassi è un bel fortino. Il ruolino nelle partite in trasferta, se fosse stato migliore ci avrebbe permesso di avere una classifica super straordinaria. Questo non giustifica niente, dobbiamo migliorare. Sono fiducioso nel salto di qualità anche nelle partite in trasferta. Futuro in Nazionale? Il casting è fornito. C'è l'imbarazzo della scelta e sono sull'ultimo vagone del treno. Sono tanti allenatori accreditati e più funzionali rispetto a me. La Nazionale, se vissuta con il sentimento patriottico, è un orgoglio per tutti. Differenza tra casa e trasferta? Non è disastroso il nostro rendimento, possiamo migliorarlo nelle prossime sette partite. Ci sarà tempo per fare una valutazione più approfondita. Adesso mi lascio dei margini per valutare, perché qualche partita giocata fuori casa si presta a valutazione diversa. Ma è presto perché in fin dei conti sono 12 partite con il 50% di risultati utili. Difesa da mettere a punto? E' una squadra che ha il quarto migliore attacco del campionato. Trovare un punto d'equilibrio non è mai semplice. Qualcosa bisogna migliorare in difesa da un punto di vista numerico, ma l'equilibrio tra le vittorie, gol fatti e subite, non è male. Io penso che le valutazioni debbano essere fatte in base a tante altre considerazioni a partire da che tipo di campionato deve fare la Samp. I primi sette posti sono già assegnati, bisogna capire solo l'ordine. Bisogna fare il miglior campionato dopo le prime sette, inserendosi negli sbagli altrui. Il match contro l'Atalanta per l'Europa? E' una partita che può determinare meglio un certo tipo di classifica. E' un scontro diretto non decisivo. Però se gira in un senso o nell'altro può determinare qualcosa in più. E' una partita di cartello per noi. In passato ho anteposto il sistema rispetto alle caratteristiche dei calciatori, alla Samp mi sono ritrovato tre giocatori che giocano in trequarti. Quindi abbiamo cercato di capire l'idea di gioco da utilizzare in base ai giocatori che abbiamo in rosa. Quagliarella? Dalla sua altissima esperienza, ha giocato partite importanti in club importanti. Si è arricchito e migliorato e adesso riesce a mettere tutta la sua esperienza a servizio della squadra. Se non avesse la sua condizione atletica, non potrebbe farlo, ma da quando sono qui è sempre stato un professionista esemplare. La sua brillantezza fa la differenza insieme all'entusiasmo di un ragazzino. Schick? E' un giocatore di grande talento e sono convinto che nel giro di qualche anno si affermerà facendo parlare di sé. Probabilmente alla Roma è limitato dal ruolo di ala. Non ha le caratteristiche di Under e Salah e alla Roma lo sanno. Quando avrà la possibilità di giocare in una zona del campo più consona e con continuità farà parlare di sé".
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